Calamitosus est animus futuri anxius
(Seneca)
lunedì 2 luglio 2012
Castelli di rabbia- Alessandro Baricco
Ma quando ti viene quella voglia di piangere
pazzesca, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c'è verso di spiaccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime. Maledizione. Con tutto quello che uno vorrebbe dire... E invece niente, non esce fuori niente. Si può essere fatti peggio di così?
Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini, come l'istantanea percezione di una felicità
assoluta e incondizionata. Se le sarebbe portate dietro per sempre.
Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima
addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che
poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo,
quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di
chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla
deriva.
I desideri sono la cosa
più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto.
Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di stare dietro ad un
proprio desiderio.
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Baricco mi piace MOLTO! ^^
RispondiEliminaAnche a me!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^^
EliminaL'ultima frase *-* i desideri, i sogni, sono tutta la mia vita, perché con determinazione e un po' di fortuna diventeranno la mia vita e alcuni li ho già avverati!
RispondiEliminaAnche per me è lo stesso ^^
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