Calamitosus est animus futuri anxius
(Seneca)

lunedì 13 agosto 2012

Mal di ieri ♥

Ciao lettori!!!!
Penso che ad ognuno di voi possa esser capitato di provare quel dolore non fisico, ma spirituale o, più che altro, mentale, invadente e perseverante nel suo lavoro di tarlo quale può essere il mal di ieri. Tornando da una settimana di campeggio elettrizzante mi trovo, ogni minuto quasi persa in quella trapolla inestricabile quale posson essere i ricordi, i rimorsi, i rimpianti, ma soprattutto le soddisfazioni, le amenità e gradevolezze  dello stare insieme costituiscono quasi un ostacolo alla nostra voglia di domani, come se nel passato potesse esserci maggior forza che nel presente. Questa sensazione perdura, a lungo, giorni, settimane, anche mesi nel mio caso, e mi lascia uno sconforto, un avvilimento di fondo difficile ad ignorare che, col tempo, resta quasi impresso e diviene abituale. Non è però così terribile alla fine, si riesce a valutare meglio ogni esperienza!
_Martina ♥

6 commenti:

  1. ciao Cristal, grazie per il set, sono conntenta che ti piaccia :)
    come non provare le emozioni da te descritte in modo così delicato? *____* quando mi fermo a pensare i ricordi mi asalgono, invadono totalmente il mio cuore, finisco con l'alienarmi da tutto il resto.. accade a volte che, trovandomi da sola o in compagnia, cominci a sorridere (apparentemente senza motivo) o mi rattristisca... cuore e mente in quei momenti hanno cominciato a tornare con la mente ai giorni passati, felici, tristi, di rimorsi o di soddisfazioni... oramai il viaggio catartico è iniziato..
    buona serata, un abbraccio

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    1. Grazie ;D hai ragione anche te in quel che hai scritto! <3

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  2. Ciao Martina.. i ricordi sono esperienze di vita che ci permettono di affrontare il domani, di crescere portando con noi un bagaglio considerevole... a volte però quel bagaglio ci appare così pesante da trattenerci, ma in realtà non sono i ricordi che ci trattangono, ma la nostra paura di perderli, di costruirne di nuovi... però la vita ci chiede di andare avanti e non possiamo fare a meno di farlo... e allora non resta che accorgersi che non è il peso a fermare il nostro passo, ma quel ramo a cui siamo rimasti impigliati e che possiamo spezzare per procedere lungo il cammino...
    Ti abbraccio

    ps: ti chiedo scusa, mi sono ricordata solo ora che poi non ti avevo contattato per quella questione del codice della musica... se mi scrivi via mail (trovi il mio indirizzo mail sul blog) ti mando il codice corretto, oppure te lo posso postare qui...fammi sapere :)

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    1. Grazie del commento, davvero scritto col cuore...<3 ti scrivo via mail per la musica!

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Saper di esser letta è per me fonte di gioia!